Le foto dei soldati di Napoleone

Dopo la morte di Napoleone, avvenuta nel 1821, i soldati superstiti della Grande Armée si ritrovavano il 5 maggio di ogni anno in Piazza Vendôme a Parigi a per rendere omaggio al loro imperatore.

Durante una di queste commemorazioni, precisamente nel 1858, furono scattate delle fotografie. Si vedono uomini probabilmente di età compresa trai 70 e gli 80 anni che indossano la Medaglia di Sant’Elena, istituita nell’agosto del 1857 e destinata a tutti i veterani delle guerre della Rivoluzione e dell’Impero.

Queste fotografie costituiscono una straordinaria testimonianza dei veterani della “Grande Armata” con le loro autentiche uniforme e insegne. Si tratta di una serie di 15 foto, color seppia, dalle dimensioni di circa 25 x 30 cm incollate su un cartoncino. Fortunatamente, sul retro di ogni foto era presente, scritto a matita, il nome e il reggimento di appartenenza di ogni soldato.

Questa raccolta fa parte della Anne S.K. Brown Military Collection, la più importante raccolta americana di materiale dedicato alla storia e all’iconografia di soldati e militari, ed è una delle più grandi collezioni al mondo dedicate allo studio delle uniformi militari e navali.

Alcune foto sono leggermente sfocate, il che indica come fosse difficoltoso per questi uomini rimanere fermi e immobili per tutta la durata dell’esposizione fotografica, che negli anni ’50 dell’Ottocento sarebbe durata diversi secondi.

Gli eserciti di Napoleone conquistarono gran parte dell’Europa, “dalle Alpi alle Piramidi, dal Mazzanarre al Reno”, come recitano i versi del poema a lui dedicato. Ma il dominio della Francia crollò rapidamente dopo la disastrosa invasione della Russia del 1812.

Nata chiaramente come collezione privata della Signora Anne Seddon Kinsolving Brown (1906-1985), storica di professione, donò l’intera collezione composta da cimeli, uniformi, stampe, dipinti, libri, alla Brown University nel 1981. Ad oggi, non si hanno notizie su come queste foto siano state acquisite dalla Signora Brown.

Merita senz’altro di essere consultato lo sterminato archivio digitale di questa collezione, raggiungibile a questo indirizzo.