Videogiochi

Nebuchadnezzar, il city builder ambientato in Mesopotamia

Da diversi anni molti piccoli sviluppatori stanno riscoprendo il genere dei city builder, dopo che Impressions Games (Pharaoh, Caesar) ne ha fatto un mito. Strade, edifici e gestione dei fabbisogni della popolazione erano i punti cardine di quei titoli che tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000 ci hanno visti impegnati nelle vesti di sindaci digitali di città greche, romane, egizie e cinesi.

I citybuilder ad ambientazione storica hanno visto nella produzione Impressions-Sierra il loro apice. Da quando la casa di sviluppo americana ha chiuso i battenti nell’ormai lontano 2004, la nuova nata Tilted Mill non è riuscita a raggiungere il successo dei titoli precedenti. Con l’introduzione di importanti novità nel gameplay e soprattutto nel motore grafico (passando dal classico 2D isometrico al 3D) Caesar IV che Children of Nile riscossero un discreto successo di critica ma non abbastanza in termini di vendite.

Col passare degli anni il mercato videoludico ha visto diversi cloni dei citybuilder “alla Caesar“, cioè con il classico impianto di gioco composto da una grafica isometrica, la costruzione della città basata sulla soddisfazione dei bisogni di ogni singola abitazione, la creazione di linee di produzione che trasformano materie prime in prodotto finito e infine, i camminatori.

Questi titoli “clone” (o se vogliamo, tributi) si alternano tra prodotti discreti a veri e propri gioiellini. Spesso si tratta di giochi realizzati da piccoli studi di sviluppo indie composti da uno sparuto numero di programmatori. E’ il caso di titoli come Lethis Path of Progress o Heartlands, solo per citarne alcuni.

Un nuovo titolo che vedrà luce nei prossimi giorni (il 17 febbraio 2021) è Nebuchadnezzar, degli sviluppatori cechi di Nepos Games. L’ambientazione del gioco è senza dubbio interessante e originale, come suggerisce il titolo le nostre imprese di costruttori di città si sposteranno tra il Tigri e l’Eufrate dove nacque il mitico impero Babilonese.

Il gameplay, stando alle prime rivelazioni, sarà quello classico dei citybuilder storici. Ci sarà un sistema di popolazione basato sulle classi sociali, ognuna con necessità e fabbisogni diversi, così come i dipendenti dell’Impero.

La campagna principale promette di contenere più di 12 missioni che copriranno la storia Babilonese dal periodo delle prime colonizzazioni fino alla conquista di Babilonia da parte dei Persiani nel VI secolo a.C. Ogni missione sarà ambientata in un diverso periodo storico, fornendo quindi un’esperienza storica completa. I giocatori saranno chiamati a svolgere compiti specifici in ogni missione, inclusa la costruzione di monumenti storici.

Nebuchadnezzar disporrà anche di un editor di monumenti in-game, che consentirà di modificarne il design, i colori e altri dettagli.

Michele Iovinella

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