RBA riporta in edicola la collana de I Viaggi Straordinari di Jules Verne a 10 anni esatti dall’ultima pubblicazione Hachette (nel 2003 prime e nel 2008 poi). Si tratta dell’edizione italiana della collezione che RBA distribuì in Spagna qualche anno fa, il cui nome per esteso è Jules Verne. La biblioteca dei viaggi straordinari.
Le differenze con le due precedenti edizioni non sono molto sostanziali, ma ci sono piccole differenze che ne giustificano l’acquisto almeno per le prime uscite anche per chi, come me, possiede quasi l’intera opera Hachette (a parte diverse altre edizioni anche in lingua originale).
Partiamo col dire che questa edizione RBA, così come quella Hachette, riproduce in modo fedele quelle che erano le copertine delle prime edizioni Hetzel: quello che si nota subito è la dominanza del colore di fondo blu rispetto al rosso, disegni policromi con finiture in oro e il pattern di copertina che raffigura il tema del battello con il faro. La copertina è di cartone rigido rivestita di un finto tessuto ruvido. Sulla quarta di copertina è presente il logo della J. Hetzel & Cie, casa editrice esclusiva degli scritti di Jules Verne.
L’adattamento grafico della copertina è a cura della Tenllado Studio (Barcellona).
I volumi dell’edizione Hachette del 2008 erano di due dimensioni: una maxi e una in formato ridotto. Quelli che definiremo “maxi” avevano un formato di circa 25 cm x 17 cm, mentre i volumi più piccoli erano circa 21,5 cm x 14,5 cm. La versione del 2003 invece era interamente con il formato piccolo alla copertina mancava l’effetto dorato.
Il frontespizio riprende quello dell’originale, anche se ho notato un refuso dove c’è scritto “Illustrazioni di M. Riou”, in realtà il celebre illustratore dei romanzi di Verne si chiamava Edouard.
Questa edizione RBA invece ha un formato leggermente più ridotto rispetto al maxi dell’edizione Hachette, e ha dimensioni di circa 23,5 cm x 16,5 cm.
Ma dov’è che è superiore questa edizione rispetto alle due precedenti? Nel contenuto, per fortuna. Laddove le edizioni Hachette erano, in certi casi, davvero povere di illustrazioni (ad es. Ventimila leghe sotto i mari presentava solo 4 tavole illustrate per un libro di quasi 330 pagine), qui ci troviamo davanti ad una vera e propria abbondanza di immagini, non le ho contate tutte ma c’è, mediamente, almeno una tavola ogni 4 pagine. Le illustrazioni di questo volume sono litografie di M. Riou. Su questo aspetto sono più simili alle edizioni Hachette uscite in francia negli anni ’70.
Altro punto a favore di questa edizione è la qualità della carta, liscia e morbida al tatto e con un buon punto di bianco. Testi in carattere Garamond con una buona spaziatura che ne agevola notevolmente la lettura.
Piccola chicca finale, ma in realtà ce ne accorgiamo già dal frontespizio, la presenza di due racconti di Verne: Un dramma al Messico (1877) e Dieci ore di caccia (1881).
Questo primo volume a 1,99€ è assolutamente da non perdere, che siate o no degli ammiratori di questo straordinario autore, sia che abbiate letto o meno Viaggio al centro della Terra. E poi la collezione Hetzel dei Viaggi Straordinari dovrebbe essere presente in ogni libreria che si rispetti!
Da segnalare l’offerta disponibile sul sito RBA con cui si possono acquistare le successive 3 uscite al costo di una sola.
Per altri argomenti su Jules Verne che ho trattato su questo blog ti rimando a questo articolo sugli illustratori.
Qui invece puoi trovare le mie impressioni ad un’altra collana RBA.
Ultime novità editoriali su Jules Verne:
Gli strani viaggi di Giulio Verne
Nelle viscere della terra, sotto gli abissi dell’oceano, tra gli spazi siderali e le steppe siberiane, la penna di Jules Verne riesce a farci vivere mille avventure. Questo volume raccoglie i più famosi e i più amati racconti celebrando uno dei grandi maestri della narrativa fantastica. All’interno: “Viaggio al centro della terra”; “Ventimila leghe sotto i mari”; “L’isola misteriosa”; “Michele Strogoff”; “Un inverno tra i ghiacci”; “L’espresso del futuro”.
Tre viaggiatori in Scandinavia
Nell’estate del 1861 Jules Verne parte con due amici per un viaggio di cinque settimane tra la Germania del Nord e la Scandinavia. Nello stesso periodo inizia a lavorare a un romanzo autobiografico di cui si sono conservate soltanto poche pagine autografe. Verne tornerà alla scrittura autobiografica solo nel 1890 per raccontare i suoi “Ricordi d’infanzia e giovinezza”. Questi due testi, scritti a distanza di trent’anni l’uno dall’altro, sono straordinariamente uniformi: in entrambi troviamo la medesima ironia, lo stesso gusto per l’avventura, piccola o grande che sia, e l’amore per il viaggio, in ogni sua forma. A chiudere, il ritratto che Edmondo De Amicis fece di Jules Verne dopo una visita alla alla sua casa di Amiens nel 1895.
Storia dei grandi viaggiatori
Jules Verne raccoglie in questo volume le notizie sui grandi viaggiatori, da Annone cartaginese a Cristoforo Colombo. Seguire passo dopo passo la scoperta del mondo, dai tempi in cui le navi non osavano perdere di vista le coste, ed in cui il mare era popolato da divinità e da mostri, fino a quelli in cui i naviganti sciolsero il volo arditamente attraverso l’Oceano: ecco ciò che l’autore francese si è proposto di compiere in questo libro che viene riproposto ai lettori di oggi. Quello di Verne è un saggio storico che presenta il fascino e le emozioni di un romanzo di avventura.
Piano delle uscite della nuova ristampa 2021
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Condivido la sua opinione su questa collana che, proprio per i motivi da lei esposti, anch’io considero (almeno a giudicare dal primo volume) superiore alle edizioni Hachette.
Molto buona la riproduzione delle illustrazioni originali, qui presenti quasi integralmente, ne mancano solo 5 all’appello.
Se non ricordo male le edizioni della Hachette si basavano sulle traduzioni della Mursia (Giuseppe Mina per la presente opera) mentre qui non è purtroppo indicato il nome del traduttore, né l’edizione italiana di riferimento. Dovrebbe trattarsi di una traduzione d’epoca.
Ho sempre desiderato una collezione dei romanzi di Verne ma sono indeciso se acquistare di questa collana o meno. Il fatto che non sia indicato il traduttore e che non venga utilizzata la traduzione Mursia mi scoraggia un po’, inoltre trovo che le copertine della collezione Hachette del 2008 siano piu’ fedeli alle originali Hetzel in quanto di colore rosso e con la presenza della dicitura “I viaggi straordinari” che in questa edizione RBA sono del tutto assenti.
Io ho quasi tutta quella del 2008, alcune del 2003 e varie edizioni in lingua originale acquistate a Parigi. Quella del 2008 purtroppo è un po' carente di illustrazioni, questa qui RBA è molto più simile, per contenuti, alle edizioni originali. Peccato appunto per le traduzioni e per le copertine, completamente a caso (per non parlare del carattere usato per i titoli).
In base alla sua esperienza e se ha avuto modo di visionare il testo del primo volume da lei recensito mi consiglia comunque l'acquisto di questa collana o pensa che ci sara' la possibilita' di un'edizione migliore in futuro? Grazie
Anch'io mi sto chiedendo se valga la pena seguire la collana RBA. Nel frattempo ho acquistato la seconda uscita. il Giro del Mondo contiene anche i racconti I Violatori del Blocco e FRRITT-Flacc entrambi illustrati. Ho notato che i volumi RBA non contengono i sommari....
Se doveste acquistare la seconda uscita fate attenzione a togliere "ventimila Leghe" dalla confezione, nel mio caso il volume era talmente incollato al cartoncino che ho rischiato di rovinarlo.
Vorrei per favore sapere se il testo è integrale o se si tratta di una versione ridotta del testo originale.
Chi è il traduttore? Perché non viene citato?
Anche se non è riportato da nessuna parte (nemmeno nell'opuscolo che accompagna la prima uscita) si tratta di edizioni integrali, almeno a giudicare dalle prime due uscite. La traduzione di Viaggio al Centro della Terra mi è parsa buona e credo che risalga alla fine dell'ottocento o ai primi del novecento.
RBA deve aver utilizzato vecchie traduzioni italiane forse per una questione di diritti d'autore.
Anch'io mi sono abbonato all'edizione RBA dei romanzi di Verne e vorrei fare qualche considerazione. Non la ritengo un'edizione perfetta, però la preferisco di gran lunga all'edizione Hachette uscita nel 2003 (che possiedo). La cosa più importante per me, al di là delle copertine, è la qualità della traduzione (che dev'essere fedele e soprattutto INTEGRALE), e l'inclusione delle illustrazioni originali. Verne deve essere letto così, con le illustrazioni in bianco e nero che accompagnano a mano a mano la lettura. Non si può negarlo, con Verne anche l'occhio vuole la sua parte. Ora, l'edizione Hachette del 2003 non fa che riprodurre fedelmente la traduzione integrale e le scarsissime illustrazioni (cinque o sei per volume, e tra l'altro tagliate e ingrandite) già proposte dalla Mursia nella collana Corticelli uscite una trentina di anni prima. La carta non è proprio di gran qualità e i margini sono scarsi, il testo tende a invadere la pagina fin quasi ai bordi. Non dimentichiamoci però che si tratta pur sempre di edizioni economiche da edicola, e non dobbiamo aspettarci una vera edizione di pregio. Le traduzioni Mursia come dicevo sono integrali, ma almeno una volta mi è capitata una brutta sorpresa. Se possedete 'L'isola misteriosa' (Hachette 2003) aprite il libro, andate a pagina 250 e leggete questo periodo a circa metà pagina: "Quegli ottocento chicchi, meno una cinquantina, che vennero conservati per cavalli, o almeno due asini, maschio e femmina, eleganti di forme, mantello color isabella, gambe e coda bianche, testa, collo e tronco a righe nere come le zebre. Ecc...ecc..." Bene, avete letto? Ci avete capito qualcosa? Ottocento chicchi conservati per cavalli o asini? E che vuole dire? E poi la costruzione grammaticale non è proprio chiarissima. Incuriosito, vado a consultare il testo originale francese (sul sito della Bibliothèque nationale de France) e cosa scopro? Scopro che nella traduzione italiana mancano due pagine! Quei chicchi non c'entrano niente con i cavalli o gli asini, essi vanno seminati in un altro campo, tutto qua, e poi nel testo francese si prosegue per due pagine finché i coloni sull'isola si imbattono per caso in due strani animali che somigliano a dei cavalli o a degli asini. Per un malaugurato errore tipografico, nel testo italiano le due pagine che raccontano gli avvenimenti fra la semina del grano e il ritrovamento dei due strani animali sono scomparse all'interno di un periodo (chi volesse leggere le due pagine mancanti, cerchi 'L'Ile mystérieuse' sul sito della BNF e vada alle pagine 276-278). Inoltre (purtroppo non è finita) ho notato che a volte alcuni dialoghi sono stati omessi. Si tratta di poche battute, ma l'effetto è lo stesso spiacevole. Non parliamo poi della discutibile trovata di inserire all'inizio e alla fine di ogni capitolo degli orrendi disegnetti che vorrebbero essere decorativi, ma che ottengono solo l'effetto di infastidire il lettore. Questa infelice trovata è presente purtroppo anche in altri volumi della Hachette. Bene, non infieriamo più su questa edizione e passiamo alla RBA. Anche qui si tratta di un'edizione da edicola, va da sé. Qui però niente disegnetti, ma tante belle illustrazioni (non tagliate) che corredano il testo come nelle edizioni originali. Per la verità, non ci sono proprio tutte al 100%, ne mancano pochissime, ma dobbiamo accontentarci. Che altro possiamo fare? Accidenti! Mi accorgo che mancano le cartine geografiche con segnato l'itnerario dei viaggi, sempre presenti nelle edizioni originali. Perché qui non le hanno incluse? Nell'edizione Hachette c'erano (non in tutti i volumi, però)! Mah...Speriamo che almeno la traduzione sia fedele e integrale. All'interno dei volumi non c'è nessun cenno del traduttore. Male. A una rapida lettura non pare che la traduzione sia recentissima. Per fare un esempio, 'le dîner ' è tradotto come 'il desinare'. Mi sembra comunque, facendo un raffronto col testo francese, che non ci siano tagli, e questo è molto importante. Sulla pagina Facebook della RBA viene poi chiarito l'enigma delle traduzioni in questi termini: "I volumi di questa collana sono delle riproduzioni che si ispirano alle edizioni di fine 800, inizio 900 anche per quanto riguarda i testi. Nelle prime edizioni italiane difficilmente compariva il nome del traduttore ma la dicitura 'unica traduzione autorizzata dall’autore'. Allo stesso modo anche sull'edizione RBA non compare il nome del traduttore. L’editore ha utilizzato le traduzioni delle prime edizioni italiane, intervenendo con un lavoro di cauta revisione per non sciupare lo stile dell’epoca". Bene. Non lamentiamoci troppo, si tratta dopotutto di una buona traduzione che si legge con piacere, ammettiamolo. A una rilettura più attenta qualche difetto, però, sinceramente lo trovo. Mi riferisco ai refusi, che ogni tanto fanno capolino facendomi fare un piccolo sobbalzo. Nel 'Viaggio al centro della terra' (che devo ancora finire di leggere) ne ho già incontrati quattro o cinque. Il più 'grave' si trova a pag. 10, riga 11 contando dal basso. "...la sua figlioccia Graüben, una giovane irlandese di diciassette anni". La storia si svolge inizialmente ad Amburgo, e qui si parla di una ragazza irlandese (sic!). Che ci fa una bella fanciulla irlandese in Germania? Perplesso, consulto il testo originale e scopro (guarda caso) che la ragazza non è affatto irlandese, ma 'virlandaise', cioé 'virlandese' (= dalla regione di Vierland, nei pressi di Amburgo) e tutto torna. Altro refuso a pag. 89, riga 13, "Io avevo udito parlare dell'argine dei giganti in Islanda (sic!)..." Naturalmente 'Islanda' va corretto con 'Irlanda'. Noto che l'anonimo traduttore è spesso colto da vertigini geografiche. A pag. 153, invece, si parla di "chine più rapide (sic!)". Correggere 'rapide' con 'ripide'. E così via...non sto qui a tediarvi con l'elenco dei refusi, anzi, facciamo ancora uno e poi basta. Aprite "Il giro del mondo in 80 giorni", andate a pag. 7, proprio all'inizio del primo capitolo e cominciate a leggere: "Nell'anno 1892, la casa recante il numero 7..." Fermatevi subito. Cancellate la data 1892 e correggete con 1872. Bene, ora potete continuare. Buona lettura, e buona fortuna....Tutto sommato i refusi sono peccati veniali e possiamo anche sentirci inclini al perdono, anche se il sospetto che il correttore di bozze sia un mestiere ormai estinto da un pezzo è molto forte. Un'ultima cosa. Sempre sulla pagina Facebook della RBA una lettrice ha fatto notare che "la stampa delle pagine spande, passandoci il dito sopra. Mi sembra grave, segno di qualità scadente." Non ho voluto provare a sfregare il polpastrello per paura di macchiare la pagina, ma temo che quella lettrice potrebbe non avere torto. Ho notato che alcune illustrazioni particolarmente scure tendono a lasciare un leggero alone sulla pagina a fronte. Ma è ora di tirare le somme. Una bella edizione come la vorrei io dovrebbe proporre traduzioni nuove e accurate e la totalità delle illustrazioni. Le copertine dovrebbero essere il più fedeli possibile a quelle originali. Dovrebbe essere ripristinata l'antica razza estinta dei correttori di bozze e pagarli a peso d'oro (uno scrittore francese, Raymond Roussel, uno dei più fervidi ammiratori di Jules Verne, prometteva laute mance ai correttori di bozze che trovavano refusi dei suoi libri). Guardiamo però alla realtà dei fatti, In questi anni l'editoria sta affrontando una profonda crisi dovuta a tanti fattori che più o meno tutti conosciamo. Ragioniamo: nemmeno il più ottimista e intraprendente editore italiano si getterebbe nell'impresa di fare tradurre ex novo più di sessanta romanzi di un solo autore e pubblicarli in edizioni pregiate che ricalchino in tutto e per tutto le edizioni originali. Siamo ben lieti dunque di queste iniziative editoriali che rendono accessibili i Viaggi Straordinari di Jules Verne ad un prezzo modesto, in edizioni non eccelse, d'accordo, ma comunque eleganti e piacevoli. Accettiamole con tutti i loro pregi e difetti, e soprattutto godiamoci le mirabolanti avventure create dalla mente di quel genio ineguagliabile che fu Jules Verne. Buona lettura!
E' molto interessante la tua analisi della collana RBA. Sì i refusi non mancano (ad esempio dove nel "Giro del Mondo" Passepartout acquista un paio di pantofole con inserti di finta pelle! (anziché finte perle). Tuttavia concordo con le tue conclusioni, l'aver poi utilizzato traduzioni d'epoca almeno per me rende ancora più interessante la collana. Peccato che nel piano dell'opera non siano elencati i romanzi più brevi ed i racconti contenuti all'interno di alcuni volumi, sarei curioso di saper in quale volume sarà pubblicato "L'Eterno Adamo".
Ciao, ho letto con piacere il tuo commento e sono molto contento che ci siano persone attente che trovano i refusi così che sia possibile compilare gli errata corrige. Per quanto riguarda l'anno (1872) credo di sapere il perché: le linee guida di traduzione di un tempo erano piuttosto rigide, e tendevano a evitare come peccato mortale le allitterazioni cacofoniche. Probabilmente non è un "refuso" in senso stretto (perlomeno, lo è per il revisionatore di questa edizione ma non per il traduttore originale) quando un modo per non ripetere il 7 in modo troppo ravvicinato. Ci sono molti esempi di questo modo di tradurre ancora negli anni '60, mi viene in mente uno degli esempi più significativi in un'edizione dei Fratelli Karamazov tradotta da Pina Maiani: "mancavano solo tre mesi mesi che avesse tre anni" sarebbe la traduzione corretta, ma visto lo stridere del tre, in moltissime traduzioni si è cambiato il tre mesi con un due o con un quattro, visto che era considerato un aspetto di poco conto e evitava la fastidiosa ripetizione. Peccato che analizzando le edizioni critiche si scopra che le Dostoevskij in quel passaggio parla di suo figlio, mancato proprio tre mesi prima che compisse tre anni. I traduttori di quegli anni però non avevano a disposizioni imponenti edizioni critiche che li sostenessero nel loro lavoro, quindi cercavano, anche attraverso errori consapevoli ma ritenuti accettabili, di rendere più scorrevole la lettura nella lingua di destinazione. Gli altri invece hanno tutta l'aria di errori di battitura o distrazioni del tipografo.
Grazie Andrea per la tua analisi, anche io purtroppo ho trovato parecchi refusi e diversi errori nella traduzione, anche confrontandola con altre edizioni Mursia che posseggo e penso che sia un vero peccato perche' questa edizione mi piace davvero molto. L'ideale sarebbe come dici tu una nuova traduzione con copertine piu' fedeli alle originali e l'inclusione di tutte le immagini ma mi rendo conto che probabilmente tale pubblicazione non vedra' mai la luce. Ho anche pensato di andare a recuperare le edizioni Mursia Corticelli ma sono praticamente introvabili e fuori produzione, comunque non in condizioni tali da permettere di poter avere una collezione completa.
Anch'io avevo pensato di recuperare le edizioni della Mursia che, se non ricordo male, pubblicò titoli di Verne nella collana Corticelli, nella collana Hetzel ed in una collana Hetzel di pregio.
Ma come dici giustamente parecchi titoli sono ormai fuori stampa, inoltre la Corticelli non riproduceva tutte le incisioni delle edizioni originali. Queste si trovano nei titoli della versione Hetzel di lusso, mentre non ho idea di come siano i volumi della collana Hetzel "normale" alcuni dei quali sono ancora in catalogo e venduti a buon prezzo.
Sarei interessato all'acquisto dell'intera opera RBA. Di Verne ho solo 5 libri (quelli della collezione Hachette 2003) dei titoli più importanti, ma mi piacerebbe leggere tutte le opere dell'autore. Ma vorrei sapere da chi ha proseguito l'acquisto delle uscite da agosto fino ad oggi se vale la spesa o se ci sono motivi particolari che ne sconsigliano l'acquisto e anche se l'opera è completa secondo le pubblicazioni di Verne. Se qualcuno legge il mio messaggio e gentilmente mi risponde, ho tempo fino alla fine di novembre per decidere. Grazie Carlo
Ho seguito fino ad ora le uscite della collana e concordo con quanto scritto da altri sul Blog in particolare col commento lasciato da Andrea. Sono comunque ancora indeciso se seguire tutta la collana o se recuperare solo alcuni volumi. Nel piano dell'opera non sono indicati tutti i titoli ma come si è visto alcuni volumi contengono anche ulteriori racconti e romanzi. Ad esempio nel prossimo in uscita "Intorno alla Luna" sarà incluso anche "Un inverno tra i ghiacci", mentre "Il Faro in capo al mondo" sarà compreso in "Avventure di tre russi e tre inglesi nell'Africa australe" e così via...
Al di là della questione delle traduzioni e dei refusi presenti è bello poter disporre finalmente di edizioni verniane comprensive della riproduzione dei frontespizi e di una parte consistente delle illustrazioni originali. Non sono invece presenti (almeno fino ad adesso) le cartine geografiche che non mancavano nelle edizioni della Hachette.
Grazie. Ho letto il suo intervento Sig. Oliver, come tutte le opinioni e le precisazioni di tutti. Non essendo comunque una spesa indifferente, almeno per me e per le mie finanze, aspetto di ricevere altri pareri favorevoli (ma anche quelli contrari all'acquisto ovviamente, se mai ci fossero) però intanto apprezzo la sua considerazione. Carlo
Per quanto mi riguarda e a malincuore ho deciso di non continuare con la collezione. I libri sono veramente molto belli, le copertine anche se non identiche alle originali e la qualita' in generale mi piacciono molto e la traduzione anche se datata e' molto fedele al testo originale anche se a volte ho trovato delle piccole omissioni ma se per questo ne ho trovate anche nei testi della Mursia. Quello che mi ha fatto rinunciare pero' essenzialmente, essendo molto pignolo sotto certi aspetti e' principalmente la quantita' di errori presenti nei testi, specialmente in riferimento a nomi propri e molti altri vocaboli tradotti male o fraintesi dal traduttore originale. Per fare solo alcuni esempi in "Ventimila leghe sotto i mari" capitolo 2 viene tradotto "...un organismo essenzialmente distruttore.." aziche' " ...una organizzazione essenzialmente abissale..", nel capitolo 3 viene tradotta la parola "light-boat" con "porto". Di esempi ce ne sono molti altri e anche se possono sembrare cosa da poco per me sono comunque errori che vanno anche a modificare il senso di alcune frasi. In "Il giro del mondo in 80 giorni" incuriosito dal fatto che il titolo del capitolo 34, che in tutte le edizioni che avevo consultato finora si traduceva con qualcosa come "Nel quale a Passepartout si offre l'occasione di fare un gioco di parole orribile, ma forse inedito" viene tradotto in "Nel quale Phileas Fogg va fuori dei gangheri", quindi incuriosito da questa scelta e analizzando il testo scopro che l'intera scena della battuta di Passepartout viene omessa nell'edizione RBA cambiando cosi il punto principale dell'intero capitolo. Ripeto sono dettagli che un lettore casuale di Jules Verne non notera' mai ma che a me tutto sommato trattandosi comunque di una spesa importante mi ha convinto a rinunciarvi.
Grazie Dorian per il suo eloquente intervento, che terrò in debita considerazione. Ho tempo di decidere fino alla fine del mese, Ho anche postato una domanda via mail alla RBA senza ottenere ancora nessuna risposta, cose che messe insieme alle altre mi fanno propendere per un abbandono della proposizione verso l'acquisto dell'opera, seppur esteticamente bella. In casa posso contare su qualche altro centinaio di libri interessanti da leggere. Carlo
Aggiornamento: ricevuta stamattina risposta da RBA al mio quesito; spedirmi i libri con ritiro presso l'Ufficio Postale vicino casa anzichè al mio indirizzo. Se arriva a casa mia, anzichè 4 ne trovo 8 di libri, perchè qualcuno sulla strada se li porterebbe via. Risposta: non è possibile per loro spedire in fermo posta. Assurdo comunque!! Risultato: con questa risposta sfuma del tutto il proposito di acquisto. Grazie a quanti hanno dato il loro contributo. Carlo
Esteticamente si tratta di una buona edizione, il prezzo mi sembra onesto. Per ora ho letto solo "Viaggio al centro della terra"; peccato per i tanti refusi che si sarebbero potuti evitare facilmente. Non so se fossero già presenti nella traduzione originale o se siano stati introdotti con questa stampa...
Salve a tutti, qualcuno sa darmi informazioni sula qualita' ( traduzione, illustrazioni ecc) di "Ventimila leghe sotto i mari" nell'edizione Millenni Einaudi ? grazie
Salve Edo. Non possiedo questa edizione, ma ricordo che la sfogliai in libreria quando uscì nel 1995. Si trattava di un cofanetto contenente la Trilogia del Capitano Nemo, quindi comprendeva anche i Figli del Capitano Grant e l'Isola Misteriosa. Niente da eccepire sulla qualità della traduzione (di Luciano Tamburini) e sull'apparato di note presente nei tre volumi. Quello che mi frenò dall'acquistarli furono le illustrazioni di Pirro Cuniberti. Non ho niente contro questo artista contemporaneo, che tra l'altro conoscevo già perché avevo letto e apprezzato Stranalandia di Stefano Benni illustrato da lui. Se vuoi farti un'idea del suo stile basta che fai una ricerca per immagini su Google digitando 'Pirro Cuniberti'. Ero solo amareggiato per il fatto che l'Einaudi avesse preferito delle illustrazioni contemporanee piuttosto che presentare tutte le incisioni ottocentesche originali. Stiamo parlando dopotutto di tre volumi in cofanetto dei Millenni Einaudi, non vendibili separatamente, quindi di un prezzo totale molto cospicuo, non per tutte le tasche. Al giorno d'oggi, su Internet, immagino che si possano trovare questi tre volumi venduti anche separatamente, soprattutto su siti di libri usati. Che dire? Se riesci a trovarne una copia ad un prezzo abbordabile potresti anche approfittarne. Sappi però che non contiene le illustrazioni originali. Mi piacerebbe che qualcuno che ne possiede già una copia possa dare delle informazioni più dettagliate delle mie sul contenuto.
Grazie Andrea, sospettavo quanto dici. Colgo l'occasione per augurarti un felice nuovo anno.
E' interessante, non ero a conoscenza di questa edizione Einaudi, priva purtroppo delle incisioni originali. Credo che recentemente la Feltrinelli abbia pubblicato Ventimila Leghe con tanto di illustrazioni originali in edizione economica così come già aveva fatto la Mondadori nel '73, peccato che solo sette titoli vennero pubblicati nella serie Oscar dedicata al grande francese.
Tornando all'edizione RBA posso chiederti se stai ancora seguendo la collana?
Per quanto mi riguarda fino ad oggi non ho mollato nonostante diverse perplessità dovute alle pecche di cui già si è parlato.
Buon anno a tutti i Verniani! E perché no, anche ai Salgariani!
Eh.. sì è proprio per la presenza quasi integrale delle incisioni originali che anch'io sto continuando a seguire la collana, non da abbonato, ma in edicola.
Purtroppo il piano dell'opera non contiene l'elencazione di tutti i romanzi e dei racconti contenuti nei vari volumi, ad esempio non ho idea di dove saranno pubblicati titoli quali "Padrone del mondo" o "L'eterno Adamo". Qualche anteprima sui contenuti dei primi volumi ero riuscito a carpirla da un certo Briones che sul suo canale youtube ha presentato una rassegna di una ventina dei volumi RBA nell'edizione spagnola.
Sì Oliver, anche io sto continuando l'abbonamento RBA, nonostante i fastidiosi refusi di cui ho già parlato. Lo faccio unicamente per la presenza delle illustrazioni originali, perché per me è un'emozione unica poter leggere Verne così come lo leggevano i suoi contemporanei. Non dimentichiamoci che Verne collaborava costantemente con i suoi illustratori, consigliandoli e correggendoli di continuo, quindi le illustrazioni vanno considerate come parte integrante del libro. Anche io faccio i miei migliori auguri a tutti gli appassionati verniani (e sì, anche salgariani)!!